- Dettagli
- Thich Nhat Hanh
- Visite: 1319
La Comunità Internazionale di Buddhismo Impegnato di Plum Village annuncia che il nostro amato maestro Thich Nhat Hanh si è spento pacificamente al Tempio di Từ Hiếu a Huế, in Vietnam, alla mezzanotte del 22 gennaio 2022, all’età di 95 anni.
Invitiamo la nostra famiglia spirituale internazionale a prendersi qualche momento per fermarsi, tornare al respiro consapevole, e tenere insieme Thay nel cuore in pace e con amorevole gratitudine per tutto ciò che ha offerto al mondo.
La storia di una vita
Ordinato monaco a 16 anni in Vietnam, Thich Nhat Hanh ha presto concepito una forma di buddhismo impegnato che potesse rispondere concretamente alle esigenze della società.
È stato un insegnante e un attivista sociale di spicco nel suo Paese d’origine, prima di ritrovarsi esiliato dal suo paese per aver auspicato la pace.
In Occidente ha avuto un ruolo chiave nell’introdurre la consapevolezza e nel creare comunità di pratica (Sangha) in tutto il mondo. I suoi insegnamenti hanno avuto un impatto su politici, imprenditori, attivisti, insegnanti e innumerevoli altri.
- Dettagli
- Thich Nhat Hanh
- Visite: 17750
Domenica 20 dicembre 2015, al termine della giornata di consapevolezza "Il sole, mio cuore" abbiamo guardato il video "The end of suffering", prodotto da Wisdom Film.
I testi sono letti in inglese da Thich Nhat Hanh e cantati in vietnamita da Phap Nghiem.
- Dettagli
- Thich Nhat Hanh
- Visite: 43554
Un prezioso intervento scritto di Thich Nhat Hanh sul cambiamento climatico.
La versione originale sul sito dell'ONU: http://newsroom.unfccc.int/1758.aspx
Questo meraviglioso, generoso e fecondo pianeta che chiamiamo Terra ha dato vita a ciascuno di noi, e ciascuno di noi custodisce la Terra in ogni singola cellula del proprio corpo.
Siamo tutt’uno con la Terra
La Terra è nostra madre: essa ci protegge e ci nutre in ogni momento, donandoci aria da respirare, acqua fresca da bere, cibo da mangiare ed erbe curative per guarirci quando siamo malati. Ogni respiro che facciamo contiene azoto, ossigeno, vapore acqueo e oligoelementi provenienti dal nostro pianeta. Quando respiriamo in consapevolezza possiamo fare esperienza della natura dell’interessere che esiste tra noi e la delicata atmosfera della Terra, le piante e persino con il sole, la cui luce rende possibile il miracolo della fotosintesi. A ogni respiro possiamo fare esperienza di questo senso di comunione. Ad ogni respiro possiamo assaporare le meraviglie della vita.
È necessario che cambiamo il nostro modo di pensare e vedere le cose, in modo da capire che la Terra non è solo l’ambiente nel quale viviamo, non è qualcosa al di fuori di noi. Il respiro consapevole e la contemplazione del nostro corpo ci permettono di comprendere che noi siamo la Terra, e che la nostra coscienza è anche la coscienza della Terra. Guardatevi intorno: quello che vedete non è solo il vostro ambiente, siete voi stessi.
Indipendentemente dalla nostra nazionalità o cultura e dalla nostra religione – che siamo buddhisti, cristiani, musulmani, ebrei o atei - possiamo tutti vedere che la Terra non è materia inerte, ma un grande essere che ha dato vita ad altri grandi esseri, compresi buddha e bodhisattva, santi e profeti, figli e figlie di Dio e dell’umanità. La Terra è una madre amorevole: essa nutre e protegge tutti i popoli e le specie, senza discriminazioni.
Quando comprenderemo che la Terra è molto più che soltanto il nostro ambiente, saremo portati a proteggerla nello stesso modo in cui proteggeremmo noi stessi. È questo il tipo di consapevolezza e risveglio di cui abbiamo bisogno, e il futuro del nostro pianeta dipende dalla nostra capacità o meno di realizzare questa comprensione profonda. La Terra e tutte le specie che la abitano sono in pericolo, ma se riusciremo a sviluppare una relazione profonda con la Terra potremo generare amore, forza ed energia risvegliata in grado di modificare il modo in cui viviamo.
Innamorarsi
Quando percepiamo la bellezza, l’armonia e l’eleganza della Terra, possiamo tutti fare esperienza di una profonda sensazione di ammirazione e amore. Un semplice ramo di ciliegio fiorito, il guscio di una lumaca o l’ala di un pipistrello sono la testimonianza della magistrale energia creativa della Terra. Ogni progresso scientifico rende più profondi l’amore e l’ammirazione che proviamo per la Terra: quando siamo in grado di vederla e capirla davvero, l’amore sboccia nei nostri cuori. Ci sentiamo connessi. Questo e’ il significato dell’amore: essere un tutt’uno.
Affinché le nostre azioni siano di nuovo motivate dal rispetto e dalla comprensione profonda della nostra interconnessione, è necessario che ci innamoriamo di nuovo della Terra. Eppure, molti di noi si sono estraniati da essa: ci sentiamo perduti, isolati e soli. Lavoriamo troppo, le nostre vite sono frenetiche e siamo distratti e irrequieti, perdendoci così nel consumismo. Tuttavia, la Terra è sempre lì per noi, offrendoci tutto ciò di cui abbiamo bisogno per nutrirci e guarire: un miracoloso chicco di grano, un ruscello rinfrescante, una foresta profumata, un maestoso picco innevato, il gioioso canto degli uccelli all’alba.
La vera felicità è fatta di amore
Siamo in molti a pensare che per essere felici abbiamo bisogno di piu’ soldi, più potere, più prestigio. Siamo così impegnati ad inseguire ricchezza, potere e prestigio da ignorare tutte le condizioni per essere felici che già abbiamo a disposizione. Allo stesso tempo, ci perdiamo in acquisti e consumi di cui non abbiamo bisogno, sottoponendo sia il nostro corpo, sia il nostro pianeta a uno sforzo eccessivo. Eppure, gran parte di ciò che beviamo, mangiamo, guardiamo, leggiamo o ascoltiamo è tossico e inquina i nostri corpi e le nostre menti con la violenza, la rabbia, la paura e la disperazione.
Così come si parla di inquinamento da anidride carbonica per il nostro ambiente fisico, possiamo parlare di inquinamento spirituale per il nostro ambiente umano: si tratta dell’atmosfera tossica e distruttiva che stiamo creando con le nostre abitudini di consumo. Bisogna che impariamo a consumare in modo da sostenere la pace e la felicità: solo conducendo uno stile di vita sostenibile renderemo sostenibile anche la nostra civiltà. È possibile essere felici qui e ora.
Non abbiamo bisogno di consumare molto per essere felici; possiamo anzi condurre una vita molto semplice. Grazie alla presenza mentale, ogni momento può diventare un momento di felicità: assaporare un semplice respiro, fermarsi un momento per contemplare il cielo azzurro o godere pienamente della presenza di chi amiamo possono essere condizioni più che sufficienti a renderci felici. Occorre che ciascuno di noi torni a connettersi con se stesso, con coloro che ama e con la Terra. Non sono il denaro, il potere o ciò che consumiamo a renderci felici, ma la presenza di amore e comprensione nel nostro cuore.
Il pane nelle tue mani è il corpo dell’universo
Occorre che consumiamo in modo da mantenere viva la nostra compassione, eppure il modo in cui molti di noi consumano ha conseguenze disastrose: le foreste vengono tagliate per allevare bestiame per la carne o per coltivare cereali da impiegare nella produzione di alcol, mentre milioni di esseri umani muoiono di fame. Ridurre del 50% la quantità di carne e alcol che consumiamo è un atto di amore sincero verso noi stessi, verso la Terra e verso gli altri. Mangiare con compassione può già contribuire a trasformare la situazione con cui si sta confrontando il nostro pianeta, e ristabilire un equilibrio per noi e per la Terra.
Nulla è più importante della fratellanza e della sorellanza
La rivoluzione di cui abbiamo bisogno inizia dentro ognuno di noi. Dobbiamo risvegliarci e innamorarci della Terra: siamo stati homo sapiens abbastanza a lungo. E’ arrivato il momento che noi diventiamo homo conscius. L’amore e l’ammirazione che nutriamo per la Terra hanno il potere di unirci rimuovendo ogni confine, separazione e discriminazione. Secoli di individualismo e competizione hanno causato enorme distruzione e alienazione. Occorre che ristabiliamo una reale comunicazione - una vera comunione - con noi stessi, la Terra e tra di noi come figli della stessa madre. Abbiamo bisogno di molto do più che nuove tecnologie per proteggere il pianeta; ci servono un senso di comunità e una cooperazione concreta.
Tutte le civiltà sono impermanenti e un giorno in qualche modo finiranno. Però, se continuiamo così, senza dubbio la nostra civiltà sarà distrutta prima di quanto pensiamo. È possibile che la Terra abbia bisogno di milioni di anni per guarire, recuperare l’equilibrio perduto e riacquistare la sua bellezza. Il pianeta sarà in grado di riprendersi, ma noi umani scompariremo assieme a molte altre specie, finché la Terra non sarà di nuovo in grado di generare le condizioni per favorire la nostra ricomparsa sotto nuove forme. Una volta che sapremo accettare pacificamente l’impermanenza della nostra civiltà, saremo liberati dalle nostre paure. Solo allora avremo la forza, la mente risvegliata e l’amore necessari per unirci gli uni con gli altri. Curare amorevolmente la nostra preziosa Terra – innamorarsi della terra – non è un obbligo, ma una questione di felicità e sopravvivenza individuale e collettiva.
THICH NHAT HANH
- Dettagli
- Thich Nhat Hanh
- Visite: 30908
Lettera di Thich Nhat Hanh in occasione del disastro di Fukushima
e del conseguente annullamento della visita di Thay in Giappone
Cari amici in Giappone,
Contemplando il gran numero di persone che hanno perso la vita in questa tragedia, possiamo sentire in modo molto forte che anche noi stessi, in qualche modo, siamo morti.
Il dolore di una parte del genere umano è il dolore di tutta l'umanità. E la specie umana e il pianeta Terra sono un solo corpo.
Ciò che succede ad una parte del corpo accade al corpo intero.
Un evento come questo ci ricorda la natura impermanente della nostra vita.
Ci aiuta a ricordare che la cosa più importante è amarci l'un l'altro, di essere lì per l'altro, e di far tesoro di ogni istante in cui siamo vivi.
Questa è la miglior cosa che possiamo fare per coloro che sono morti: si può vivere in modo tale che essi continuino, splendidamente, in noi.
Qui in Francia e presso i nostri centri di pratica in tutto il mondo, i nostri fratelli e sorelle continueranno a cantare per voi, vi invio l'energia di pace, di guarigione e protezione. Le nostre preghiere sono con voi.
Thich Nhat Hanh
- Dettagli
- Thich Nhat Hanh
- Visite: 33419
19 gennaio 2010
THICH NHAT HANH
Bat Nha: un Koan
Non cercare soltanto ciò che vuoi vedere,
questo sarebbe futile.
Non cercare nulla, ma lascia che l’intuizione possa arrivare da sola.
L’intuizione ti aiuterà a liberarti.
- Nhat Hanh
Bat Nha è un monastero nell’altopiano centrale del Vietnam, è una comunità di monaci e monache perseguitati dal governo vietnamita, ed è la grande crisi del Buddhismo vietnamita all'alba del 21° secolo.
Un koan (in cinese gong an, e in vietnamita cong an) è uno strumento di meditazione, un particolare enigma Zen. I koan non vengono risolti con il ragionamento, ma con la pratica della consapevolezza, la concentrazione e l'intuizione. Un koan può essere contemplato e praticato individualmente o collettivamente, ma fino a che rimane irrisolto, un koan ti lascia inquieto. È come una freccia conficcata nel nostro corpo, che non possiamo togliere; fintanto che rimane piantata, non possiamo essere felici, e non possiamo essere in pace. Eppure la freccia del koan non proviene realmente da fuori, e non è nemmeno una disgrazia. Un koan è un'occasione per guardare in profondità e per trascendere le nostre preoccupazioni e la nostra confusione. Un koan ci costringe ad affrontare le grandi domande della vita, domande sul nostro futuro, sul futuro del nostro paese e sulla nostra vera felicità.